Un viso radioso, un sorriso in armonia
Come un affresco necessita di restauri periodici, anche un’arcata dentale richiede interventi mirati e ben progettati. Dalle discromie ai segni di usura, il dentista ha il compito di studiare il cavo orale e di pianificare un trattamento personalizzato. In questo breve articolo, proveremo a offrirti una panoramica su quei fattori che compromettono l’estetica del sorriso e sulle diverse terapie pensate per ripristinare l’armonia della bocca. Siamo a tua disposizione per fissare un primo appuntamento..
Difetti e trattamenti per ripristinare l’estetica del sorriso
In odontoiatria estetica si risolvono tutti quei difetti del cavo orale che hanno un impatto negativo sull’estetica del sorriso. Di seguito, elenchiamo i problemi più diffusi fra i pazienti.
- Arcate dentali disallineate
- Difetti parodontali come recessioni e sorriso gengivale
- Usura dello smalto o frattura dell’elemento dentale
- Pigmentazione o colore anomalo dei denti.
Il primo compito dello specialista è, sicuramente, quello di valutare le condizioni del paziente e, quindi, pianificare tutti i trattamenti necessari per arrivare a un risultato soddisfacente. Le tecniche per restaurare le arcate sono molte. Qui, ci limitiamo ad accennare le più diffuse.
Arcate dentali disallineate e trattamenti ortodontici
La simmetricità è un valore funzionale quanto estetico. Vale per le architetture classiche così come per la bocca. Le malocclusioni come il morso profondo, inverso o aperto, i diastemi e l’affollamento dentale sono all’origine di problematiche di varia natura. Oltre a causare difficoltà nella masticazione e nella capacità fonetica del paziente, queste condizioni possono rappresentare una fonte di disagio. Oggi grazie ai progressi nei trattamenti ortodontici è possibile correggere le arcate disallineate sia da bambini che da adulti. Gli apparecchi trasparenti sono una soluzione pratica ed estetica che consente di ottenere risultati eccellenti in un arco di tempo che va da 6 mesi a 2 anni.
Recessione gengivale e difetti congeniti: la chirurgia
Alcuni eventi traumatici o processi infiammatori possono causare recessioni gengivali, cioè il “ritiro” delle gengive che espone progressivamente le radici degli elementi dentali. Questo inestetismo può essere corretto con un intervento chirurgico muco gengivale. I tessuti molli del cavo orale vengono riposizionati e/o aumentati al fine di ripristinare la situazione originaria. Nel giro di qualche settimane, la gengiva sarà rigenerata in modo da incorniciare l’arcata. Una volta ripristinate le migliori condizioni del parodonto, bisogna preservare l’estetica del sorriso evitando recidive.
Le tecniche di plastica gengivale possono essere impiegate anche per trattare i casi in cui si ha un eccesso di gengiva, detto appunto “gummy smile” o “sorriso gengivale” dove lo scopo è quello di ripristinare il corretto rapporto dento-gengivale facendo emergere la naturale forma e dimensione dei denti.
Usura dei denti, ricostruzione e faccette dentali
L’usura dello smalto può avere cause fisiche che portano all’abrasione o cause chimiche che ne determinano l’erosione. Al fine di ripristinare il tessuto sano mancante è possibile restaurare gli elementi coinvolti da tale processo attraverso delle ricostruzioni in composito o l’applicazione di faccette. La prima soluzione è indicata quando il difetto è di lieve entità, quando il difetto è più esteso e si ricerca il massimo dell’estetica le faccette rappresentano il restauro d’elezione Queste sottili lamine (in ceramica o composito) ristabiliscono l’estetica del sorriso, donano nuovamente integrità e uniformità cromatica.
Discromie e smalto opaco: trattamenti sbiancanti
Il colore ha un impatto dominante sull’estetica del sorriso. Il tartaro, l’ipoplasia, l’invecchiamento, il fumo, il caffè e altre bevande sono determinanti per la pigmentazione dello smalto. La pulizia dei denti elimina la placca mineralizzata ma, spesso, non basta per recuperare il colore naturale. Lo sbiancamento professionale è imprescindibile per ottenere un risultato apprezzabile senza rischi per la salute del cavo orale. Il bleaching sfrutta l’azione di gel a base di perossido di idrogeno al 38% o perossido di carbammide al 45%. L’agente chimico viene attivato da lampade che ne permettono l’azione profonda. Il mantenimento dei risultati dipende soprattutto dall’igiene orale quotidiana con colluttorio, filo interdentale e spazzolino.
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